Rapporto Snpa 2023: migliora la qualità dell'aria, picchi di ozono in estate

Rapporto Snpa 2023: migliora la qualità dell'aria, picchi di ozono in estate

di: Vincenzo Morena
Migliora la qualità dell'aria ma resta il problema dei picchi di ozono in estate. I dati dell'ultimo rapporto Ispra in cui viene descritto lo stato e l'andamento dell'inquinamento atmosferico ("Rapporto sulla qualità dell'aria - Edizione 2023"), realizzato in collaborazione con Snpa (il sistema nazionale di protezione ambientale) e presentato lo scorso 15 marzo, delineano per l'Italia un quadro di generalizzato miglioramento rispetto al recente passato e un consolidamento del trend di riduzione registrato negli ultimi 10 anni, nonché un sostanziale avvicinamento all'obiettivo di rispettare i valori limite di legge su tutto il territorio nazionale.

«Nel 2023» - si legge nel documento - sono stati rispettati valori limite annuali del particolato atmosferico PM10 in tutti i punti di misura, come anche quelli del PM2,5 (311 su 312), con una riduzione media per quest'ultimo di circa il 13% rispetto alla media del decennio 2013-2022. [...] Anche il valore limite giornaliero del PM10 è stato rispettato nell'89% delle stazioni di monitoraggio, con eccezioni concentrate soprattutto nell'area Nord est del bacino padano [...], mentre resta nei limiti nel 98% delle stazioni di monitoraggio il valore annuale del biossido di azoto, che nell'anno appena trascorso segna una riduzione del 19% rispetto al decennio 2013-2022».
Rimane "problematico" l'ozono in estate: nel 2023 risulta, infatti, che solo il 14% delle stazioni è risultato nei limiti, con particolari picchi in estate dovuti al caldo estremo e all'assenza di precipitazioni.

Ricordiamo che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'inquinamento atmosferico è uno dei maggiori rischi ambientali per la salute.
«Lo scenario che introduce la proposta di una nuova Direttiva sulla qualità dell'aria in discussione al Parlamento europeo» - si legge, poi, nello studio - «indica la necessità di individuare e attuare rapidamente strategie aggiuntive rispetto a quelle già implementate, atte a ridurre significativamente l'inquinamento atmosferico, tenuto conto del fatto che i livelli attuali sono superiori, in larga parte del paese, ai valori limite proposti e ai valori guida dell'OMS».
«La strada da percorre è ancora lunga e richiede un'ulteriore particolarmente rilevante  riduzione delle emissioni», concludono gli esperti.