La Direttiva (UE) 2022/431, che dovrà essere recepita entro il 5 aprile 2024, segna un’importante svolta nel percorso avviato con la Direttiva (UE) 2017/2398 e proseguito poi con la Direttive (UE) 2019/130 e 2019/983; essa infatti non si limita a definire nuovi o aggiornare valori limite di esposizione professionale obbligatori (BOELs) per agenti cancerogeni o mutageni, ma introduce diversi nuovi elementi che modificano aspetti fondamentali del quadro normativo ed avranno importanti ricadute sul processo di valutazione dei rischi.
Paolo Pagliai, Chimico – esperto in valutazione del rischio chimico e tossicologico – esperto di normativa sulle sostanze chimiche (REACH, CLP e normative correlate), in un lungo approfondimento diviso in due parti, affronta, prima gli aspetti innovativi più importanti della Direttiva (UE) 2022/431 e poi le novità riguardanti i valori limite di esposizione, con alcune considerazioni conclusive.
In questo primo approfondimento individua quattro grandi aspetti innovativi:
- L’allargamento del campo di applicazione della Direttiva 2004/37/CE che da ora in poi si applicherà anche alle sostanze tossiche per la riproduzione;
- L’introduzione del concetto di “rischio minimo” come obiettivo da conseguire nella gestione di alcune sostanze e miscele regolate nell’ambito della Direttiva 2004/37/CE;
- La possibilità di definire valori limite biologici anche per agenti cancerogeni e mutageni;
- La valutazione dei rischi per i farmaci pericolosi.