Dighe, i nuovi criteri per gestione invasi

Dighe, i nuovi criteri per gestione invasi

di: Vincenzo Morena
Con la pubblicazione, lo scorso 10 gennaio (Gazzetta Ufficiale n. 7), del Decreto Ministeriale 12 ottobre 2022, n. 205 il Governo ha stabilito i nuovi criteri per la redazione del Progetto di gestione degli invasi di cui all'art. 114 D.Lgs. n. 152/2006 (Codice ambientale).

Il provvedimento, che abroga e sostituisce il precedente D.M. 30 giugno 2004, si applica agli invasi costituiti da sbarramenti, dighe e traverse che superano i 15 metri di altezza o che determinano un volume d'invaso superiore a 1.000.000 di metri cubi.

Il Progetto, si ricorda, è finalizzato a definire il quadro previsionale delle operazioni di svaso, sfangamento e sghiaiamento connesse con le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto di ritenuta, per assicurare:

- il mantenimento o il graduale ripristino della capacità utile originaria dell'invaso o della capacità utile sostenibile come determinata dalla regione;

- il funzionamento degli organi di scarico e di presa;

- il mantenimento o il ripristino della continuità del trasporto solido, sia fine che grossolano, a valle degli sbarramenti.

Entro il 25 gennaio 2024 le Regioni dovranno adottare la disciplina che detta i criteri così come definiti dal nuovo regolamento in parola.