Protezione ambiente marino, guida per la sicurezza dei lavoratori in immersione

Protezione ambiente marino, guida per la sicurezza dei lavoratori in immersione

di: Vincenzo Morena
Immersioni subacquee a tutela del mare in sicurezza. Dal Ministero dell'ambiente arrivano le "Linee guida operative cui si conformano le attività tecnico-scientifiche funzionali alla protezione dell'ambiente marino che comportano l'immersione subacquea in mare al di fuori degli ambiti portuali". Le indicazioni sono contenute nel DM 5 marzo 2024, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 67 del 20 marzo.

Il documento, rivolto al personale del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente (Snpa) e ai «soggetti terzi che realizzano attività subacquee di carattere tecnico-scientifico finalizzate alla tutela, al monitoraggio o al controllo ambientale in forza di una convenzione o in virtù di finanziamenti ministeriali», prevede - oltre agli obblighi generali di sicurezza ex D.Lgs n. 81/2008 - specifiche che riguardano questa tipologia di lavoratori, come ad esempio quella di informare con congruo anticipo l'autorità marittima, nella cui giurisdizione ricade l'area interessata dai lavori subacquei, di ogni attività da intraprendere.
Nella guida vengono quindi definiti i soggetti responsabili (datore di lavoro, responsabile attività subacquee - dirigente, capo missione, operatore subacqueo, assistente di superficie), associando a ciascuno di essi le relative responsabilità in materia sicurezza, i requisiti professionali degli operatori, la documentazione di registrazione delle attivitià di immersione, i criteri generali di prevenzione, le procedure di immersione e di urgenza, le attrezzature, i dispositivi di sicurezza e di protezione individuale. 

Tra le attività oggetto del Decreto occorre segnalare - tra le altre - quella di monitoraggio di elementi biologici (anche tramite foto/video), la mappatura dei fondali, e il prelievo di campioni.