Criteri di rendicontazione sostenibilità ESG: approvata nuova risoluzione del Parlamento che fa slittare i termini di adozione al 30 giugno 2026.

Criteri di rendicontazione sostenibilità ESG: approvata nuova risoluzione del Parlamento che fa slittare i termini di adozione al 30 giugno 2026.

di: Simona Galante

Nella seduta del 10 aprile 2024, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione legislativa sulla proposta di Decisione della Commissione (COM(2023)0596) che modifica la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda i termini per l’adozione di principi di rendicontazione di sostenibilità (ESG) per taluni settori e per talune imprese di paesi terzi, previsti dalla CSRD (Corporate Sustainability reporting Directive) .

La prima serie di principi generali ESG, applicabili a tutte le imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della CSRD, è stata adottata dalla Commissione il 31 luglio 2023.
La seconda serie di principi ESG, che sono principi settoriali, e i principi a norma dell’art. 29 ter, paragrafo 1 della CSRD, oltre che i principi per talune imprese di paesi terzi operanti nell’Unione a norma dell’articolo 40 ter, dovrebbero essere adottati entro il 30 giugno 2024.

La proposta prevede di rinviare l’adozione della seconda serie di principi di due anni, al 30 giugno 2026.

In questo modo le aziende avrebbero modo di adottare ed applicare la prima serie di principi, ed EFRAG e Commissione avrebbero un tempo sufficiente per elaborare la seconda serie di principi di rendicontazione, anche attraverso consultazioni con i portatori di interessi pertinenti.

La Commissione, preso atto del fatto che gli obblighi di rendicontazione impongono oneri supplementari alle imprese, in particolare alle PMI, si è impegnata a razionalizzarli e semplificarli, con l’obiettivo di ridurre tali oneri del 25 %, senza modificare gli obiettivi strategici collegati.

La proposta passa ora all’esame del Consiglio UE, ed entrerà in vigore, in caso di sua approvazione, decorsi 20 giorni dalla successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE.