Il Cannabidiolo (CBD) da Cannabis Sativa: di che cosa si tratta?

Il Cannabidiolo (CBD) da Cannabis Sativa: di che cosa si tratta?

di: Avvocato Valeria Pullini

Contrariamente al parere dell’OMS, fondato su analisi e studi scientifici dallo stesso condotti, che stabilivano come il cannabiolo (CBD) ottenuto da estratti di Cannabis, non sia una sostanza psicoattiva, non induca dipendenza fisica né provochi rischi di abuso, il governo italiano ha provato dal 2020, a più riprese, ad inserirlo nella tabella dei medicinali con stupefacenti e ad impedirne il commercio, nonostante con sentenza del 19 novembre 2020 in causa C-663/18, anche la Corte di Giustizia dell’Unione europea abbia chiarito che il CBD non è una sostanza stupefacente o con effetti psicotropi.
Successivamente, il Decreto del Ministero della Salute 7 agosto 2023 ha nuovamente inserito il CBD nel novero dei farmaci con stupefacenti.
Ma anche l'efficacia di tale ultimo decreto è stata sospesa, con ordinanza del Tar Lazio del 26 ottobre 2023, come ha ricordato la nostra Cassazione penale in una recentissima pronuncia (Sentenza sezione 3, n. 8145/2024).

E in ambito alimentare? Vediamolo insieme nell'approfondimento