Puglia, via libera al recupero dei fanghi di depurazione negli impianti di gestione a titolarità pubblica

Puglia, via libera al recupero dei fanghi di depurazione negli impianti di gestione a titolarità pubblica

di: Francesco Mangini
I gestori degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti a titolarità pubblica in Regione Puglia potranno ricevere e avviare a processo fanghi provenienti dagli impianti di depurazione. Con d.G.R. n. 222/2024, pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 29 dell'08/04/24, la Regione ha, infatti, aggiornato il Piano Regionale dei Rifiuti Urbani (Delibera del Consiglio regionale 14 dicembre 2021, n. 68), eliminando l'obbligo per i gestori di detti impianti (si veda sezione A.2.1, par. 5.9, punto 11 del Piano) di trattamento FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) di produzione del compost di qualità certificato CIC (Consorzio Italiano Compostatori) conforme al Regolamento (UE) 2019/1009, disponendo che detta produzione debba soltanto essere privilegiata.

A motivazione della modifica è la considerazione che i fanghi di depurazione sono tra i rifiuti espressamente non ammessi alla produzione dei fertilizzanti europei ai sensi del Regolamento (UE) 2019/1009 entrato in vigore il 16/07/2022. Pertanto, l'obbligo di trattamento FORSU conforme al citato regolamento privava di fatto gli impianti a titolarità pubblica della possibilità di ricevere e recuperare i fanghi degli impianti di depurazione, opzione, invece, consentita ai soggetti privati. Inoltre, stante l'obbligo espunto, il requisito della certificazione CIC si traduceva in una adesione obbligatoria e non volontaria al consorzio di categoria.

Si segnala anche che la d.G.R. in parola contiene la rettifica della data di scadenza della concessione di un impianto nel foggiano indicata nel Piano originale.