Cari lettori,
riteniamo utile tornare su un argomento che non
finisce mai di suscitare richieste di chiarimento: gli
oli esausti vanno o non vanno in ADR ? gli si deve
attribuire la caratteristica H14? Come è noto, i criteri di classificazione adottati
dalla normativa sul trasporto di merci pericolose non prevedono particolari regole per la classificazione dei rifiuti, che,
nel caso degli oli esausti, sono quindi da considerarsi a tutti gli effetti delle miscele.
Ai fini della valutazione della pericolosità del trasporto di un olio esausto, una volta escluse tutte le altre caratteristiche di pericolo previste dall’ADR resta solo da valutare la pericolosità per l’ambiente acquatico. Per far questo si deve far riferimento ai criteri stabiliti al paragrafo 2.2.9.1.10 dell’ADR.
I rifiuti costituiti da oli lubrificanti esausti (a meno che non si tratti di oli contenenti paraffine clorurate o metalli pesanti e metalloidi sopra determinate concentrazioni), non sono
QUASI MAI da classificare come pericolosi per l’ambiente acquatico secondo l’ADR e di conseguenza NON gli
deve neppure essere attribuita la caratteristica di pericolo H14 (l'art. 3, comma 6 del D.L. 2/2012
, poi convertito in Legge n. 28/2012,
modifica il punto 5 dell’Allegato D alla Parte IV, del
D.Lgs. 152/2006 stabilendo che per l'attribuzione della caratteristica H14 ai rifiuti si devono seguire i criteri dell'ADR).
Purtroppo, le aziende, per mancanza di competenza
interna, preferiscono (spesso anche mal consigliate) far
viaggiare cautelativamente tutti gli oli esausti in
regime ADR, sostenendo maggiori ed inutili costi.
I nostri esperti di classificazione ADR del gruppo di lavoro dell'Ing. Sergio Benassai (che è stato tra i
fautori della nascita del GHS, partecipando alla
conferenza di Rio de Janeiro del 1992, ed è stato
esperto italiano del SubCommittee of Experts ONU on
GHS dal 2001 al 2006) hanno definito
il corretto approccio che, partendo dalla norma,
consente di classificare correttamente (e NON
cautelativamente) i rifuti costituiti da oli
lubrificanti esausti.
Ce ne fornisce una anticipazione l'articolo del Dr. Angelo Fiordi, docente del CORSO SPECIALISTICO DI CLASSIFICAZIONE secondo l'ADR delle MERCI PERICOLOSE (inclusi i RIFIUTI) (27 feb Bologna; 17 apr Padova; 5 giu Milano).
Durante il corso tale metodo verrà spiegato in maniera
esaustiva.
Rimanendo in tema di "costi della gestione ambientale
delle imprese", nel seguito dell'articolo che abbiamo pubblicato la scorsa settimana (Analisi e controllo dei costi ambientali – Parte 1) l'ing. Maurizio Anlero prosegue la sua indagine, riportando, a titolo esemplificativo, due casi nei quali si è imbattuto durante la sua attività di consulenza.
Sull'argomento si veda anche il programma personalizzato
che proponiamo per le aziende: Analisi e controllo dei costi ambientali. Buona lettura
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Formazione (con crediti):
CLASSIFICAZIONE ADR
delle merci e dei rifiuti pericolosi:
VALUTAZIONE RISCHIO
CHIMICO E CANCEROGENO: aspetti pratici e criticità
nella valutazione del Rischio Chimico e Cancerogeno
(Regolamenti REACH e CLP)
CLASSIFICAZIONE RIFIUTI
PERICOLOSI (con particolare attenzione all'attribuzione
della caratteristica H14 e alla classifcazione Oli
esausti)
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