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InformARS - Formazione rischio Macchine "vecchie" ed autocostruite

Gentili lettori,

avrete notato che gran parte dei commenti a Sentenze che pubblichiamo, riguardano infortuni che coinvolgono l'uso di Macchine in azienda.

come è noto, i macchinari e le attrezzature da lavoro possono essere immesse nel mercato produttivo soltanto se dotate dei necessari requisiti per garantire la sicurezza, il che non significa solo marcatura CE. La Corte di Cassazione ha più volte ribadito, infatti, il suo consolidato orientamento secondo il quale la marcatura CE apposta ad un macchinario non esonera da responsabilità il datore di lavoro.

La normativa europea pone - nel caso di acquisto di macchinari nuovi da incorporare per un utilizzo solidale - a carico del fabbricante di macchine e/o quasi macchine, o del suo mandatario, gli specifici obblighi di verifica della sicurezza dei prodotti prima della loro immissione sul mercato e messa in servizio.
Tuttavia, accade spesso che le singole unità siano fornite da costruttori/fornitori diversi, senza che sia definito contrattualmente qual è il soggetto responsabile della sicurezza del macchinario integrato (il cd. assemblatore finale o capocommessa).

Allo stesso modo, accade che sia l’utilizzatore stesso a collegare tra loro più macchine, magari di costruttori diversi, creando così una linea.

In tutti questi casi, gli obblighi tipici del costruttore incombono sullo stesso utilizzatore che, tuttavia, ne è sovente ignaro.

Diverso è invece il caso di sostituzione o aggiunta di macchine e/o quasi macchine in una macchina o impianto già in uso. In questo caso occorre chiarire se l’insieme composto da unità nuove e già esistenti sia oggetto della Direttiva Macchine.

Di fatto, lo sappiamo, tantissime linee di produzione non sono certificate CE. Spesso tali linee comprendono un insieme di macchine autocostruite, macchine marcate CE e macchine costruite prima del 1996. Sono macchine usate tutti i giorni che permettono alle aziende di vivere e prosperare, ma sono spesso prive della documentazione obbligatoria.

Perché le aziende non le comprano nuove? Perché spesso eseguono lavorazioni particolari e sul mercato non se ne trovano con quelle specifiche tecniche. Come risolvere il problema?

Ci viene in aiuto, per fornirci una risposta, l’Ing. Claudio Delaini, affrontando la questione delle “Macchine vecchie e delle Macchine autocostruite” in un corso che si terrà a Milano, il giorno 20 marzo.

Vi invitiamo a leggere la rassegna di Sentenze commentate, su questo argomento  



Juris Macchine:

LinkMacchinario non conforme, la tolleranza di situazioni contro la legge e uso improprio del lavoratore infortunato. Una nuova prospettiva e una vecchia soluzione. (Avv. Daniele Zaniolo)
LinkLe macchine complesse e la Direttiva Macchine. (Avv. Daniele Zaniolo)

LinkInfortunio di un lavoratore e pressa certificata “CE”. Per la Corte di Cassazione non è sufficiente per esimere da responsabilità penale la conformità di un macchinario alla c.d. Direttiva Macchine. (Avv. Daniele Zaniolo)

LinkMacchinari e responsabilità penale. Infortunio al tornio e concretizzazione del rischio. Un’altra conferma dell’orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione. (Avv. Daniele Zaniolo)

Vai all'archivio Approfondimenti


CORSO SPECIALISTICO:

“MACCHINE IN USO IN AZIENDA : come risolvo il problema delle macchine "vecchie" (ante 1996 senza marcatura CE) e delle macchine autocostruite ?"

Milano 20 marzo

Spesso le linee di produzione delle fabbriche comprendono un insieme di macchine autocostruite, macchine marcate CE e macchine costruite prima del 1996. Di fatto, tantissime linee di produzione non sono certificate CE.

Sono macchine usate tutti i giorni che permettono alle aziende di vivere e prosperare. Ma sono macchine a cui spesso manca la documentazione obbligatoria.

Perché le aziende non le comprano nuove?
Perché spesso fanno lavorazioni particolari e sul mercato non se ne trovano con quelle specifiche tecniche.

Come risolvere il problema?

Come è noto i macchinari e le attrezzature da lavoro possono essere immesse nel mercato produttivo soltanto se dotate dei necessari requisiti per garantire la sicurezza, il che non significa solo marcatura CE. La Corte di Cassazione ha più volte ribadito, infatti, il suo consolidato orientamento secondo il quale la marcatura CE apposta ad un macchinario non esonera da responsabilità il datore di lavoro.

Il corso si propone di fornire le risposte dal punto di vista tecnico-operativo

DOCENTE:

Claudio Delaini: ingegnere specializzato nella Sicurezza dei Macchinari e loro Certificazione CE. Cura insieme al padre, ingegner Renato Delaini, il canale informativo “Macchinario Sicuro – certificazioni” ed è autore di due note pubblicazioni sui temi delle Macchine “Non desiderare la Colpa d’Altri. Il primo comandamento della sicurezza dei macchinari” e “Il caos dei recipienti in pressione. Evita le fregature della PED”.

PROGRAMMA:

  • Cos’è una linea di produzione e come la determino?
  • Macchina e quasi macchina: come mi comporto?
  • Marcatura CE: cosa vuol dire? Quali direttive devo applicare e come le scelgo?
  • Controllo documentale - Cosa dovrebbe esserci
  • Perizia o Marcatura CE
  • Chi deve firmare la certificazione della macchina?
  • Valutazione del rischio di una macchina: come si fa?
  • Norme armonizzate: come le scelgo? A cosa servono?
  • Cosa può firmare il consulente?
  • La dichiarazione di conformità CE chi la può firmare?
  • Valutazione dei rischi con riferimento all'utilizzazione macchine (adeguamento e personalizzazione)
  • Manutenzione può far decadere la Certificazione? I ripari usati devono essere certificati?
  • Quali caratteristiche devono avere i ripari per essere certificati CE?
  • Formazione e informazione sul loro uso: Cosa insegno? Chi può formare?
  • Elusione protezioni: sistema sanzionatorio o norma en 14119 antielusione?

non desiderare la colpa d-altri

 

La documentazione rilasciata ai partecipanti al corso comprende una copia del volume "Non desiderare la colpa d'altri - consigli, esperienze e metodo per un macchinario sicuro in un mercato anarchico"  (autori: Ingg Renato e Claudio Delaini)


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Please do not reply, per informazioni scrivere a simona.galante@arsedizioni.it

 

 
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